Tesori (perduti) di una terra: Fragoloni
“Imola è al centro di una zona essenzialmente agricola. La fertilità del suolo, riconosciuta e sperimentata fin dai tempi dell’antichissima colonizzazione romana, e tuttora inesausta, anzi, per la razionale applicazione di metodi modernissimi incrementata, si manifesta piuttosto nella qualità che nella varietà dei prodotti. Fra questi predominano le uve, che danno abboccati vini da pasto, l’albana e il sangiovese; e, con cura e in quantità ancor maggiore, i prodotti ortofrutticoli, fra i quali eccelle il fragolone, il saporitissimo frutto che moltiplica la polposa consistenza della fragola di bosco serbandone intatti il gusto e la fragranza. Per l’incremento che la cultura di esso ha raggiunto tra noi nel dopoguerra, i fragoloni esportati dal territorio imolese superano il 50% dell’intera produzione italiana, e per la sua eccellenza qualitativa ha ormai meritato di essere conosciuto sui mercati col nome antonomastico di « Imola ». In conseguenza di ciò il nostro territorio dà vita prevalentemente a industrie che con l’agricoltura hanno diretta connessione: industrie di non imponente vastità d’impianti, ma necessarie ad integrare il ciclo della produzione, lavorazione e confezione dei prodotti ortofrutticoli e loro avviamento ai grandi mercati italiani ed esteri.” Da “Imola Guida Storico Artistica (1962) F. Mancini A. Meluzzi.”